Quando mancano un paio di mesi alla data presunta del parto, incomincia per la donna il toto valigia da portare in ospedale. Cosa metterci dentro?
Bisogna ricordarsi infatti che non si sta partendo per una vacanza ai tropici e che non è necessario portare con sé l’intera collezione di camice da notte che avete nell’armadio. Così come il vostro bambino non necessiterà di scarpine da sera, da giorno o di un vestitino da cocktail.
La valigia per l’ospedale: i consigli per prepararla
Ogni clinica/ospedale in cui partorirete fornirà durante il corso pre-parto se lo frequenterete lì, o durante una visita, un foglio in cui è presente tutto l’occorrente per i giorni di degenza.
A differenza di qualche anno fa, la permanenza in ospedale non è mai più di cinque giorni per un parto naturale e di una settimana per il cesareo: i tempi si sono dimezzati, per cui appunto non correrete il rischio di dover saltare col vostro pancione sulla valigia per chiuderla. Non sarà piena.
Innanzitutto dovrete portare in ospedale tutti gli esami e le ecografie a cui vi siete sottoposte durante la gravidanza: emocromo, ecografie di accrescimento, elettrocardiogramma ed eventuali altri esami (amniocentesi, villocentesi). Questa è una parte facile perché da brave future mamme avrete già catalogato ogni esame per datazione ed epoca gestazionale. O no? 🙂 A parte questo, ricordatevi anche la tessera sanitaria e un documento d’identità con la sua fotocopia.
Passiamo ora alla valigia vera e propria. Incominciamo dall’occorrente per voi, per la mamma. Le scuole di pensiero sono diverse: noi cercheremo di fare una sorta di “mixaggio” di quanto viene generalmente richiesto. Portatevi:
- 3/4 camice da notte aperte sul davanti, comode per allattare (se avete dubbi sul fatto che non bastino, aggiungetene una in più);
- vestaglia;
- mutande a rete monousco, servono per gli assorbenti post-parto;
- assorbenti post-parto;
- ciabatte di gomma per la doccia e cuffia (eh, bisogna pur lavarsi!); vi potrebbero inoltre tornare utile nel caso di travaglio lungo: una bella doccia riduce sicuramente i dolori del parto;
- accappatoio;
- asciugamani;
- necessario per l’igiene personale;
- calze di cotone per igiene personale, visto che l’ospedale è un posto frequentato da molte persone.
Questo è l’indispensabile. Poi ci sono altri accessori che potrebbero esservi richiesti oppure essere forniti direttamente dall’ospedale, come gli assorbenti o la fascia addominale. Altre cose che variano possono essere: coppette assorbi latte, paracapezzoli, panno carta per bidet, garze sterili per bidet, detergente intimo, creme specifiche per idratare il seno (sul mercato ce ne sono quante volete), catino per bidet, spugna per la doccia.
Veniamo ora all’occorrente minimo per il neonato:
- 3 tutine (possibilmente spezzati, sono piu’ comodi);
- 3 body di cotone con mezza manica o a canottiera se estate;
- 3 paia di calzini di cotone;
- copertina;
- 1 o 2 asciugamani;
- abitini per la dimissione (comprendenti ovviamente anche cappellino, guantini e piumino se si è in inverno; abiti giustamente più leggeri se è primavera o estate).
Altri accessori che dipendono da ospedale a ospedale possono essere: bavaglini, ciucci, lenzuolini, pannolini, pettinino per capelli.
E per il futuro papà? Tanta pazienza, bottiglie d’acqua e qualche snack per ingannare l’attesa.
E voi unimamme, come vi siete regolate?