Oggi è morto Vincent Lambert, il paziente tetraplegico diventato simbolo del dibattito sul fine vita.
Vincent Lambert è morto. A dare l’annuncio a France Presse è stata la famiglia.
Ormai erano 8 giorni che i medici gli avevano sospeso le cure e l’alimentazione come voluto dall’ultima sentenza della Cassazione francese.
Annunciata la morte di Vincent Lambert
“Vincent è morto alle 8.24 di questa mattina” ha annunciato il nipote François fuori dall’ospedale di Reims.
Vincent, quarantaduenne ex infermiere, tetraplegico, era in stato di minima coscienza dal 2008, a seguito di un incidente stradale. Nel frattempo, l’uomo era diventato il simbolo del dibattito sul fine vita.
Per anni, l’uomo, è stato al centro di un feroce dibattito portato anche in tribunale. I genitori infatti volevano tenerlo in vita, mentre la moglie Rachel e sei tra fratelli e sorelle desideravano che morisse con dignità, quindi ponendo fine a ciò che consideravano accanimento terapeutico.
Ci sono state ben 34 decisione giudiziarie, l’ultima della quale, il 2 luglio scorso, aveva autorizzato il medico di Vincent a staccare la sonda che alimentava e idratava il paziente in base a una legge del 2016 che vieta l'”ostinazione irragionevole” su malati senza speranza di miglioramento.
Quindi i medici gli avevano sospeso le cure somministrandogli una sedazione profonda.
Dal momento che non c’erano prospettive di miglioramento, fin dal 2013 i medici avevano deciso di sospendere le cure di Vincent, ma i genitori si sono appellati a tutti i tribunali arrivando alla Corte europea dei diritti umani.
Pierre Lambert, padre di Vincent, aveva detto ai giornalisti, prima di arrivare al capezzale del figlio «L’eutanasia è semplicemente un omicidio mascherato».
Infine, sul caso di Vincent, si è espresso anche il Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, monsignor Vincenzo Paglia, dichiarando: “la morte di Vincent Lambert e la sua storia sono una sconfitta per la nostra umanità”.
Unimamme, cosa ne pensate dell’epilogo di questa triste vicenda di cui si parla su Il Fatto quotidiano?