Youtube ha chiuso 400 canali perché veicolavano commenti con contenuti pedopornografici.
Unimamme, di recente Youtube ha chiuso 400 canali e cancellato milioni di commenti con contenuti pedopornografici.
La vicenda ha avuto origine quando il blogger Matt Watson, il 17 febbraio scorso, ha pubblicato un video in cui dimostrava come su Youtube ci sia un circolo di pedofili soft core, incoraggiati dall’algoritmo.
Youtube e la pedofilia on line: la denuncia del blogger Matt Watson
Youtube, chiaramente, non autorizza filmato pedorponografici, ma ci sono moltissime immagini non esplicite in cui si vedono bambini in pose provocanti o sul lettino del dottore. Leggendo i commenti risulta chiaro che appartengono a un circolo pedopornografico che, a sua volta, veicola ulteriori contenuti che sfruttano i bambini con link verso video sempre più spinte.
Nei commenti, denuncia Watson, vengono indicati i momenti precisi del video in cui le bambine o i bambini assumono pose particolari: parla di “timestamps”.
Incappare in questi video è persino semplice, partendo da contenuti apparentemente innocenti. Per esempio cercando video sui costumi si trovano filmati di giovanissime che li promuovono. Questa è una porta d’ingresso per quel mondo.
Sulla colonna a destra compaiono decine di altri contenuti in cui ci sono bambine che mangiano, dormono, fanno ginnastica. Questi video diventano luogo di ritrovo per i pedofili. Si tratta in alcuni casi anche di video monetizzati da Youtube, con pubblicità di marchi noti come McDonald’s e Disney.
Gli inserzionisti hanno reagito sospendendo gli investimenti pubblicitari.
Youtube comunque si stava già muovendo, il 25 gennaio scorso la piattaforma ha annunciato che avrebbe ridotto i contenuti borderline.
Il 19 febbraio scorso infine, dopo il video di Watson, Youtube ha aggiornato le linee guida per cercare di rendere più trasparente la gestione dei canali. Watson nel video spiega che non è la prima volta che Youtube si ritrova chiamata in causa per video borderline, ma secondo lui questa volta è anche peggio e parla di “sfruttamento dei bambini“.
Youtube ha sottolineato che “qualsiasi contenuto che metta in pericolo i minori è aberrante e abbiamo norme chiare a riguardo. Abbiamo preso provvedimenti immediati cancellando account e canali, segnalando attività illegali alle autorità e disabilitando i commenti violenti”.
Unimamme, cosa ne pensate di quanto denunciato?
Noi vi lasciamo con un approfondimento sui casi di adescamento online.